Monza rappresenta una delle tappe più seguite del calendario annuale della Formula 1 e nel 2023, il prossimo 3 settembre, si prepara ad ospitare la 94esima edizione del Gran Premio d’Italia. Tante le novità nei dieci team in corsa per il titolo, di questi infatti solo quattro hanno confermato i piloti: Ferrari, Mercedes, Red Bull e Alfa Rome.

L’autodromo di Monza, ubicato nel parco cittadino, è il terzo più antico al mondo: davanti a lui sono Brooklands in Inghilterra e Indianapolis negli Stati Uniti d’America. Le ultime modifiche a questo tracciato risalgono al 1991 e ad oggi risultata tra i più veloci. Il record del circuito è pari a 1’ 18’’ 887 ad una velocità media di 264,362 km/h, stabilito da Lewis Hamilton a bordo della Mercedes durante le qualifiche del 2020: rappresenta non solo il record del circuito ma dell’intera Formula 1. Tuttavia, non è possibile tenerne conto poiché raggiunto solo nelle qualifiche e non nelle gare ufficiali.

Forse però non tutti sanno che il Gran Premio d’Italia non si è sempre corso a Monza, la città brianzola è solo l’ultima tappa, divenuta poi definitiva. La prima edizione, risalente al 4 settembre 1921, si è disputata sul circuito di Montichiari, nei pressi di Brescia: è proprio in questo luogo che si è verificato l’incidente più grave della storia italiana connessa alla Formula 1. Un pilota perse il controllo della vettura e si schiantò ad 200 km/h travolgendo il pubblico e uccidendo 22 persone. In seguito, il Gran Premio d’Italia non si corse per due anni per poi riprendere nel 1931. Pochi anni dopo si è scelto il circuito di Montenero (Livorno) ma per una sola edizione e nel 1938 si è corso a Monza. Da quel momento in poi, salvo lo stop dovuto alla Seconda Guerra Mondiale e brevi parentesi a Imola, il capoluogo brianzolo è sempre rimasto emblema del Gran Premio d’Italia. Nel 2022 si è festeggiato il centenario dell’autodromo e la tappa della Formula 1 ha stabilito un nuovo record di presenze grazie agli oltre 335.000 spettatori.

Le quote sulle corse di Formula 1 inerenti alla tappa brianzola, storicamente, mettono in luce una certa alternanza di successi e sono in pochi i piloti in grado di riconfermarsi per più anni su questo tracciato. In tempi recenti l’unica eccezione è stata quella di Hamilton: la sua prima vittoria risale al 2012 a bordo della McLaren, in seguito la doppietta nel 2014-15 con la Mercedes e poi la riconferma nel 2017-2018. L’italiana Ferrari ha visto il suo ultimo podio nel 2019 con Charles Leclerc alla guida, rompendo così un digiuno che durava dal 2010, quando a trionfare fu Fernando Alonso. Nel 2020 l’Alpha Tauri ha conquistato il suo primo podio, guidata da Pierre Gasly, in seguito nelle edizioni successive si sono imposti Daniel Ricciardo sulla McLaren e Max Verstappen sulla Red Bull, attualmente detentore del titolo.

Spulciando però le statistiche del circuito di Monza, sono pochi i piloti plurivincitori ed il record assoluto è di 5, condiviso da Michael Schumacher e Lewis Hamilton. Prendendo però in esame le scuderie, non c’è storia e il dominio della Ferrari è assoluto con 19 successi. Segue la McLaren a 11 e solo al terzo posto si trova la Mercedes, ferma a quota 7 (di cui 5 dal 2014, dominando letteralmente la tappa per cinque anni consecutivi).

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